domenica 24 febbraio 2008

Agli antipodi dell'arte povera ?

Oggi a Venezia ho avuto il piacere di conoscere un Art Director del quale nessuno parla, nonostante i suoi lavori circolino quotidianamente tra le mani di decine (se non centinaia) di milioni di persone. Sospetto che si tratti del designer vivente la cui opera sia stata riprodotta nel maggior numero di esemplari (tutti rigorosamente numerati) e che abbia conosciuto la massima diffusione. Non solo: se voleste procurarvi alcuni di questi esemplari (ma sono certo che molti di voi ne avranno con sé perfino mentre staranno leggendo queste righe) potete stare sicuri che non li pagherete più del dovuto e che sono tra i meglio difesi dai rischi della contraffazione. Sto parlando dell’austriaco Robert Kalina, vincitore del concorso bandito nel 1996 dallo European Monetary Institute (EMI) – precursore dell’odierna Banca Centrale Europea – per il disegno delle banconote che di lì a pochi anni avrebbero visto la luce. Furono invitati a partecipare solo ventinove tra designer e design teams: i partecipanti dovevano dimostrare provata esperienza di banknote design ed essere capaci di coniugare una grafica attraente con efficienti caratteristiche di sicurezza. Prima di salutarci gli ho chiesto di autografarmi una sua opera...

giovedì 21 febbraio 2008

Diary 6.1




L'ospite di oggi si chiama Mauro Lovisetto. Ha iniziato a fare il grafico nel '90 proveniendo da una scuola tecnica, ovvero senza avere ricevuto alcuna formazione artistica. E’ bello che chi se l'è cavata egregiamente da sé abbia la possibilità di venircelo a raccontare in un'aula universitaria: il trionfo del 'saper fare' sui pezzi di carta. Dopo quattro anni spesi a produrre cento guadagnando dieci Mauro ha deciso di licenziarsi e di mettersi in proprio. Dieci anni dopo non aveva perso la voglia di affrontare nuove sfide: senza avere nessuna esperienza precedente ha realizzato in un mese una demo per il gruppo indie One dimensional man, sfruttando la sua esperienza di fotografo e di grafico. La casa discografica ha gradito molto: still life di strumenti musicali e riprese fisse farcite di grafica in post-produzione. Appena una settimana dopo averlo visto —normalmente ci vogliono due o tre mesi— MTV l’ha mandato in programmazione. Per questo primo lavoro si è accontentato di un rimborso spese, ma al MEI di Faenza (trecento partecipanti) gli è valso il primo premio. Il suo appuntamento con un artista di maggior calibro gli ha insegnato la cautela: ‘Quando si parla con un artista bisogna stare molto attenti a quel che si dice. Michel Gondry nel 2004 chiedeva quindicimila euro a chi avesse voluto parlare con lui di un progetto artistico, semmai gli fosse scappata qualche buona idea’. Inesperto nell’uso di attrezzatura professionale ha girato I Feel You per Clara Moroni adoperando la telecamera incorporata di una digitale compatta. ‘Mi piacerebbe moltissimo lavorare in pellicola, ma questa è anche una pippa molto da registi. Lavorare in pellicola può incidere anche per il 70% sul costo di un videoclip’. Oggi i tempi per la realizzazione di un video musicale si aggirano sulle due/tre settimane, anche a causa dei budget sempre più risicati, per via del crollo delle vendite.

lunedì 18 febbraio 2008

VINS #2


Presentazione
Mercoledì 20 febbraio, ore 18.30
Patronato dei Frari, Venezia

Esce finalmente il nuovo numero di "Venice is not sinking", rivista su Venezia per Venezia che racconta la città nei suoi aspetti più interessanti e curiosi e si pone contro l'idea che Venezia stia affondando. In questo numero un'indagine, tra impegno e fantasia, sulle prospettive future della città: racconti e pareri, indicazioni, opinioni e interviste sui futuri possibili e sugli scenari della vita culturale cittadina.

giovedì 14 febbraio 2008

Diary 5.1

Oggi Roberto Bandiera ci ha portati tra suoni ed immagini: Look at the music ! Ci sono copertine il cui sapore esprime la 'linea editoriale' delle case discografiche (Blue Note, ECM, 4AD, giusto per citarne alcune) ed altre che invece identificano in maniera inequivocabile l'artista o il gruppo. Emblematico è il caso dei Pink Floyd, con le immagini costruite per loro da Storm Thorgerson. Thorgerson si distingue per la forte impronta surrealista dei suoi lavori, ottenuta grazie ad un sapiente allestimento del 'setting'. Il sapore delle sue composizioni richiama quello dei quadri di Magritte, sofisticato semiologo, oltre che pittore. Barbara Wojirsch con la tipografia e Dieter Rehm con le sue foto —che danno un sapore struggente e lontano a paesaggi altrimenti familiari— hanno caratterizzato in maniera indelebile l'immagine della ECM records e di artisti quali Keith Jarrett e Jan Garbarek. In qualche modo agli antipodi di Rehm troviamo Vaughan Oliver per la 4AD. Le sue fotografie ritraggono complicate still life dal sapore 'materico', segnate da forti contrasti di luce e dai colori lividi. Esprimono una seducente, viscerale inquietudine, perfettamente intonata alla corrente musicale post-punk che vanno ad illustrare (Cocteau Twins, Dead Can Dance, This Mortal Coil). Russell Mills con il sapore incerto delle sue composizioni, talvolta simili a topografie spogliate di qualsiasi coordinata di riferimento, ha saputo trovare le immagini giuste per artisti come Brian e Roger Eno, Harold Budd, David Sylvian. Altro esempio di contaminazione coi grandi movimenti artistici del novecento è Peter Saville (Joy Division, New Order), che si ispira esplicitamente a Depero. Stanley Donwood (nome d'arte di Dan Rickwood) ha inteso denunciare gli eventi tragici che si consumavano in quegli anni nell'ex Yugoslavia con la sua copertina per Kid A dei Radiohead , specie nella Limited Edition promo. Jamie Hewlett rappresenta un'interessante novità perchè ha costruito a priori l'immagine dei Gorillaz, pilotandone la nascita e l'ascesa tramite un'astuta campagna di comunicazione visiva.

martedì 12 febbraio 2008

parole con il cibo


Avevo parlato col gruppo di SPEAKEAT riguardo a questi titoli di testa. Alcune immagini scattate da loro mi ricordavano tantissimo queste, per cui avevo promesso di recuperarlo e  caricarlo nel blog. Ispiratevi

lunedì 11 febbraio 2008

Sogno ad occhi aperti


Può uno studente di poco più di vent'anni farsi notare a livello mondiale (e ricevere offerte di lavoro da nomi come Chevrolet ed MTV) grazie ad alcuni video realizzati durante gli studi e pubblicati su YouTube? Chiedetelo a Lasse Gjertsen, il cui video 'Hyperactive' è stato visto milioni di volte (e che ai suoi docenti non era nemmeno sembrato un gran che).

venerdì 8 febbraio 2008

DIARY 4.1



Oggi siamo andati a vedere la mostra di Fabrizio Urettini allo Spazio paraggi. Il titolo in lingua inglese Evil Face allude alla provenienza del materiale esibito: gli Stati Uniti. Se i reperti constano soprattutto di ritratti segnaletici vi sono però anche foto di scene e di vittime di crimini. Fabrizio ci ricorda che la fotografia giudiziaria non ha pretese estetico-stilistiche e costituisce in un certo senso il 'peccato originale' dal quale nasceranno fenomeni come il foto-giornalismo, che si nutre dell'illusione che la foto sia impronta fedele della 'realtà'. I primi cartellini segnaletici si chiamavano 'Bertillon', come il padre dell'antropometria, una disciplina che si proponeva di leggere le inclinazioni sociali (e antisociali) delle persone attraverso la misura di certi parametri anatomici, soprattutto in relazione alle proporzioni del cranio. Per quanto grottesco possa apparire ora questo criterio esso era fondato sulla fisiognomica, arte antichissima della quale Leonardo da Vinci ci ha lasciato mirabili testimonianze illustrate. Questa metodica fu in seguito rimpiazzata dalla 'dattiloscopia': il rilievo delle impronte digitali e —più di recente— dal rilievo del DNA. Tra gli oggetti esposti alcune macchine fotografiche d'epoca, a sottolineare gli aspetti di 'avanguardia tecnologica' (i primi caricatori a rullo) che accompagnarono questo particolare genere di fotografia. In queste circostanze il ritratto fotografico si affrancò dagli stilemi della pittura e nacque l'iper-realismo, grazie anche alle tecniche impiegate per l'illuminazione dei volti, con luci artificiali. Molte foto sono state prese a New York, per ricordarci il nostro passato recente di emigranti 'maledetti'. Dalle foto della scena del crimine nacque quell'estetica che avrebbe raggiunto il grande pubblico con il cinema 'noir', riproposto recentemente con successo da registi come Brian De Palma. Tra le intelligenti provocazioni del curatore: uno specchio serigrafato, nel quale il visitatore può inquadrare sé stesso come in una foto segnaletica.

mercoledì 6 febbraio 2008

pensierino della buona notte


Prima di andare a dormire cercavo un pò di materiale da portare a scuola. Cercavo un dvd di Anton Corbjin, regista e fotografo per Depeche Mode e molti altri (credo sia a casa dei miei, domani controllo), e mi sono imbattuto in questo disco dei Pet Shop Boys. L'avevo comperato in Ottobre a Valencia dove ero stato a trovare i miei amici dell'erasmus. Se n'era uscito tra le centinaia di copertine pressate all'interno di cassette di plastica in un negozio di cianfrusaglie usate vicino alla Lonja. Non l'avevo comperato per i Pet Shop Boys e nemmeno perchè costava poco, l'avevo portato a casa per il semplice motivo che la copertina magicamente spiccava su tutte le altre. L'avevo visto, l'avevo preso in mano e da quel momento avevo deciso che sarebbe venuto via con me. Non l'ho ancora ascoltato eppure i suoi colori parlano più di qualunque musica... a domani.

martedì 5 febbraio 2008

Per chi le caramelle...


Ho ritrovato questa confezione, nel caos dello studio che abbiamo in casa. Claudia le aveva regalate a Marco al suo ritorno da Londra. Un'ottima e divertente idea per il packaging delle caramelle magiche...

lunedì 4 febbraio 2008

Elastici




Ho trovato questo nel sito dello studio Please Let Me Design. A qualcuno sicuramente può servire da spunto.

Sciogliere la tensione


L'esercizio magico che permette di scaricare la tensione di 5 giorni di lezione e mettersi in forma per affrontare il fine settimana. E lunedì si ricomincia...

Calamity


E questo per smuovere i ragazzi...

venerdì 1 febbraio 2008

DIARY 3.2

Revisioni individuali 10.00 - 18.00

Acqua in bocca


Forse abbiamo trovato il giusto modo per far star zitte le persone, ma di sicuro un bel modo di terminare la settimana...

our weekly magical objects 02


Ci siamo riusciti. Abbiamo la seconda serie di oggetti, usciti dalle borse, dagli astucci, dai cappotti, dalle tasche, da sotto i pantaloni (i calzini). Questa settimana la ricerca è stata fatta dai ragazzi del gruppo Vois, ed è uscito di tutto.