L'obiettivo di questo laboratorio è quello di trasmettere un'idea della complessità del processo ideativo che sta dietro ad una campagna di comunicazione. Nel marasma generale è dura essere riconoscibili. Questa può essere una delle ragioni per le quali occuparsi di 'Corporate Identity' può sembrare rassicurante: si lavora in modo sistematico. Fondamentale è avere una propria 'visione', per difendere il proprio lavoro: 'resistere per esistere'. Le tecniche tra le quali ci muoviamo sono relativamente semplici: ciò che conta, ciò che fa davvero la differenza è la cultura che sta dietro alle nostre scelte, il saper fare le connessioni. L'Italia ha pochissimi critici del design: Sergio Polano è uno di questi. Attraverso le immagini espresse da una società si potrebbe anche prevederne il futuro: in Italia vediamo immagini scadenti e poco innovative. Attraverso il blog si può attivare questo meccanismo di ricerca. Andate a vedere quello di Margherita Urbani. James Jarvis ha il suo blog. Fare un blog: una faccenda controversa. Costa niente ed è facilissimo da utilizzare. Manca un po' questa cultura.
Oggi Fabrizio Urettini ci parla di Blog design: 'Ricordatevi di mettere dentro al blog tutto. La scrittura è molto importante. Non dimenticate il peso di questo elemento'. A distanza di un anno da un suo precedente intervento sullo stesso tema sono cambiate un'infintà di cose. Dopo una prima fase di esplosione spontanea si stanno configurando dei gruppi editoriali che fungono da attrattori. Anche l'editoria tradizionale ha cominciato ad interessarsene: designerblog è stato acquistato da RCS. Nei blog esiste un'interazione stretta tra editor e lettore. Vi si trovano persone che mettono gratuitamente a disposizione saperi specialistici: la condivisione dei saperi, la compartecipazione è lo spirito che anima il cosiddetto Web 2.0.
giovedì 31 gennaio 2008
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